Alberto Moravia citazioni famose

ultimo aggiornamento : 5 settembre 2024

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Alberto Moravia
  • I nostri ideali, leggi e costumi dovrebbero basarsi sulla proposizione che ogni generazione a sua volta diventi la custode piuttosto che il proprietario assoluto delle nostre risorse - e ogni generazione ha l'obbligo di trasmettere questa eredità in futuro.

  • E sappiamo tutti che l'amore è un bicchiere che fa apparire affascinante anche un mostro.

  • ...la mia noia potrebbe essere descritta come una malattia che colpisce gli oggetti esterni e consiste in un processo di appassimento; una perdita quasi istantanea di vitalità just proprio come se si vedesse un fiore cambiare in pochi secondi da una gemma a decadimento e polvere.

  • Il rapporto tra alfabetizzazione e analfabetismo è costante, ma al giorno d'oggi gli analfabeti possono leggere e scrivere.

  • Il romanzo come lo conoscevamo nel diciannovesimo secolo è stato ucciso da Proust e Joyce.

  • Quando mi siedo al mio tavolo per scrivere, non so mai cosa sarà fino a quando non sono in corso. Confido nell'ispirazione, che a volte arriva e a volte no. Ma non mi siedo ad aspettarla. Lavoro tutti i giorni.

  • Meno si nota la felicità, maggiore è.

  • Non prevedo un momento in cui sentirò di non avere nulla da dire.

  • Nella vita non ci sono problemi, cioè scelte oggettive ed esterne; c'è solo la vita che non risolviamo come problema ma che viviamo come esperienza, qualunque sia il risultato finale.

  • Non puoi pensare di proposito a qualcuno o qualcosa. O pensi a loro naturalmente o non pensi affatto.

  • Lealtà, Signor Molteni, non amore. Penelope è fedele a Ulisse, ma non sappiamo fino a che punto lo amasse...e come sai, a volte le persone possono essere assolutamente leali senza amare. In certi casi, infatti, la lealtà è una forma di vendetta, di posta nera, di recupero del rispetto di sé. Lealtà, non amore.

  • Ci sono molte ragioni per tenere un diario: prendere nota di fatti che si considerano importanti; aprire il proprio cuore, dare sfogo ai propri sentimenti, fare confessioni; dall'istinto di economia che a volte incoraggia uno scrittore a fare buon uso anche delle più piccole briciole della sua vita, in modo che possa avere un altro libro da pubblicare; o ancora dalla vanità e dall'autocompiacimento.

  • Uno scrittore sopravvive nonostante le sue convinzioni.

  • L'uomo moderno-sia nel grembo delle masse, sia con i suoi compagni di lavoro, o con la sua famiglia, o da solo-non può mai dimenticare per un momento che vive in un mondo in cui è un mezzo e il cui fine non è affar suo.

  • Questo pensiero rafforzò in me la mia convinzione che tutti gli uomini, senza eccezione, meritano di essere compatiti, se non altro perché sono vivi.

  • Ogni vero scrittore è come un uccello; ripete la stessa canzone, lo stesso tema, per tutta la vita. Per me, questo tema come sempre stato rivolta.

  • Mi piace confrontare il mio metodo con quello dei pittori secoli fa, procedendo di strato in strato.

  • Non credo sia possibile scrivere un buon romanzo intorno a una personalità negativa.

  • Sì, si usa ciò che si sa, ma l'autobiografia significa qualcos'altro. Non dovrei mai essere in grado di scrivere una vera autobiografia; finisco sempre con la falsificazione e la finzione. Questo significa che sei un romanziere, dopo tutto. Scrivo di quello che so.

  • La guerra è diventata un affare di macchine...e i soldati sono poco più che meccanici intelligenti.

  • Quando non sei sincero devi fingere, e fingendo finisci per credere a te stesso; questo è il principio fondamentale di ogni fede.

  • Un male incerto provoca ansia perché, in fondo al cuore, si continua a sperare fino all'ultimo momento che non sia vero; un certo male, invece, infonde, per un certo tempo, una sorta di triste tranquillità.

  • I buoni scrittori sono monotoni, come i buoni compositori. Continuano a cercare di perfezionare l'unico problema per cui sono nati.

  • È ciò che siamo costretti a fare che forma il nostro carattere, non ciò che facciamo di nostra spontanea volontà.

  • Perché il mondo di oggi è così costruito che nessuno può fare ciò che vorrebbe fare, ed è costretto, invece, a fare ciò che gli altri desiderano che faccia. Perché la questione del denaro si intromette sempre in ciò che facciamo, in ciò che siamo, in ciò che vogliamo diventare, nel nostro lavoro, nelle nostre aspirazioni più alte, persino nei nostri rapporti con le persone che amiamo!

  • Le dittature sono strade a senso unico. La democrazia vanta un traffico a doppio senso.