Paul Virilio citazioni famose
ultimo aggiornamento : 5 settembre 2024
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La guerra era la mia università. Tutto è proceduto da lì.
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Il problema dei collaboratori è che non sai di esserlo, mentre come membro della resistenza lo sai. [Nella seconda guerra mondiale,] i casi peggiori di collaborazione non erano tra i veri collaboratori, quella milizia ufficiale, ma tra la gente in generale, che erano collaboratori senza saperlo, per una sorta di lassismo, un'apatia.
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La ricchezza è il lato nascosto della velocità e la velocità il lato nascosto della ricchezza.
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Tutti noi siamo già soldati civili, senza saperlo...Il grande colpo di fortuna per il terrorismo della classe militare è che nessuno lo riconosce. Le persone non riconoscono la parte militarizzata della loro identità, della loro coscienza.
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La velocità della luce non si limita a trasformare il mondo. Diventa il mondo. La globalizzazione è la velocità della luce.
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Non sarà più la guerra che è la continuazione della politica con altri mezzi, sarà quello che ho soprannominato "l'incidente integrale" che è la continuazione della politica con altri mezzi.
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La scienza, che non è così attaccata alla "verità" come una volta, ma più all' "efficacia" immediata, sta ora andando alla deriva verso un declino, è una caduta civica dalla grazia.
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Il tempo non è qualcosa che può essere misurato con una pendola. Il tempo è qualcosa che costruiamo insieme all'interno di una tribù, una famiglia, una regione.
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La guerra è cinema e il cinema è guerra
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La velocità ora illumina la realtà, mentre la luce una volta ha dato agli oggetti del mondo la loro forma.
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Ci sono occhi ovunque. Nessun punto cieco rimasto. Cosa sogneremo quando tutto sarà visibile? Sogneremo di essere ciechi.
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Quando inventi la nave, inventi anche il naufragio; quando inventi l'aereo inventi anche l'incidente aereo; e quando inventi l'elettricità, inventi la folgorazione...Ogni tecnologia porta la propria negatività, che è inventata allo stesso tempo del progresso tecnico.
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Le immagini ci contaminano come virus.
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L'invenzione della nave fu anche l'invenzione del naufragio.
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Il campo visivo è paragonabile, per me, al terreno di uno scavo archeologico. Vedere è stare in guardia, aspettare ciò che emerge dallo sfondo, senza alcun nome, senza alcun interesse particolare: ciò che era silenzioso parlerà, ciò che è chiuso si aprirà e assumerà una voce.